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Chi siamo

La nostra storia

Chi avrebbe mai potuto immaginare che una trasmissione radiofonica sarebbe diventata una delle più grandi organizzazioni di finanziamento dell’aiuto umanitario in Svizzera?

Creata nel 1946 da Roger Nordmann e Jack Rollan, la Catena della Solidarietà è da sempre l’espressione della solidarietà svizzera.

 

La felicità è per tutti!

Le origini della Catena della Solidarietà

Ideata come trasmissione radiofonica nel secondo dopoguerra dall’animatore e musicista Jack Rollan e dal giornalista Roger Nordmann, la Catena della Solidarietà ha dall’inizio la missione di promuovere la solidarietà in Svizzera. La trasmissione viene lanciata il 26 settembre 1946 sulle onde di Radio-Sottens, oggi RTS. 

Il principio è semplice: un radioascoltatore esprime un desiderio e un altro lo realizza, prima di esprimere a sua volta un desiderio. L’obiettivo è di non interrompere la catena di solidarietà. Un concetto di radio interattiva rivoluzionario per l’epoca. In effetti, l’idea è ripresa poco dopo dalle altre regioni linguistiche e persino da altri paesi. La trasmissione viene diffusa con regolarità fino alla fine degli anni 1950, poi solo occasionalmente.

Con oltre 260 raccolte fondi e più di 2 miliardi di franchi raccolti, la Catena della Solidarietà è tuttora il principale finanziatore privato dell’aiuto umanitario in Svizzera.

 

Dopo la guerra, la Catena della Solidarietà si mobilitò anche oltre frontiera, collaborando con radio europee e americane.

Dal Natale 1948, il programma venne trasmesso in collaborazione con diverse stazioni radiofoniche europee, poi anche americane, ogni volta che circostanze eccezionali lo giustificavano.

Fu il caso ad esempio del crollo della diga di Malpasset in Francia nel 1954, della tragedia della miniera di Marcinelle in Belgio nel 1956 o della grande alluvione in Olanda nel 1953.

Nell’immediato dopoguerra, in un’Europa ancora tristemente segnata dalla miseria e dalla distruzione, la Catena della Solidarietà era una delle poche strutture in grado, a dispetto dei confini e dei pregiudizi, di fornire un aiuto rapido, efficace e disinteressato alla popolazione.

«Posso senz’altro affermare che, a livello radiofonico, non esiste nulla di paragonabile alla Catena della Solidarietà internazionale: non è forse un modello unico di collaborazione internazionale, non solo sul piano artistico, ma anche e soprattutto sul piano prettamente umano? E questo in perfetta conformità con gli obiettivi stabiliti ad esempio dall’ONU e dall’UNESCO?».

Roger Nordmann

Cofondatore della Catena della Solidarietà

Da trasmissione radiofonica a finanziatore

La Catena della Solidarietà: dagli esordi radiofonici a una fondazione impegnata nell’aiuto alle persone più vulnerabili in Svizzera e nel mondo.

All’inizio, la Catena della Solidarietà raccoglieva donazioni in natura per aiutare le persone più bisognose, in Svizzera e all’estero. Ben presto, lo studio radiofonico fu sommerso di pacchetti e beni di prima necessità. Radio Sottens, non essendo un’organizzazione di beneficienza, scelse la Croce Rossa Svizzera (CRS) come primo partner umanitario per la distribuzione delle donazioni. 

Nel 1983, la Catena della Solidarietà diventò la Fondazione indipendente che conosciamo oggi. Abbiamo comunque mantenuto legami molto stretti con la SRG SSR le cui varie unità aziendali – SRF, RTS, RSI e RTR – diffondono le nostre campagne di appello alle donazioni e accompagnano le nostre giornate nazionali di raccolta fondi.

Da allora, le donazioni in contanti sono diventate la norma. I fondi raccolti vengono utilizzati per aiutare le vittime di catastrofi naturali o conflitti. Da sempre, la Catena della Solidarietà si impegna anche a favore dei bambini e delle persone in difficoltà, in Svizzera e nel mondo. 

 

Carla Norghauer, una voce emblematica della Catena della Solidarietà

Nella Svizzera italiana, il ruolo di ambasciatrice della Catena della Solidarietà è affidato a Carla Norghauer, un volto molto noto e amato dal pubblico della RSI. Dal 2009, la giornalista televisiva si impegna con passione a favore della Catena della Solidarietà e anima le giornate di solidarietà dalla centrale telefonica di Lugano.

Date importanti

Sin dalle sue origini nel 1946, la Catena della Solidarietà si è rivelata essere una protagonista indiscussa della solidarietà umanitaria. Questa cronologia ripercorre le tappe salienti della sua storia, illustrando l’evoluzione del suo operato e il suo impatto a livello globale.

1946 

Il 26 settembre, Radio Sottens diffonde la prima trasmissione de «La Chaîne du Bonheur».  

 

1947 

Viene lanciata la trasmissione «Glückskette», ossia la versione svizzero-tedesca de «La Chaîne du Bonheur». 

 

1948 

La Catena della Solidarietà internazionale lancia il suo primo appello alle donazioni. 

 

1983 

Leo Schürmann, allora direttore della SSR, fa della Catena della Solidarietà una fondazione indipendente. 

 

1991 

La RTR partecipa per la prima volta a una giornata di raccolta fondi con una centrale telefonica a Coira. 

 

1999 

Quale ricompensa per le nostre azioni umanitarie, in particolare per l’aiuto fornito in Kosovo, ci viene conferito il Premio internazionale per i diritti umani. 

 

2004 

Raccogliamo donazioni pari a 227 milioni di franchi per le vittime dello tsunami del 26 dicembre. È la raccolta fondi più importante della nostra storia. 

 

2019 

Dedichiamo la nostra 250esima raccolta fondi alle donne vittime di crisi dimenticate. 

 

2020 

In risposta alla pandemia che ha completamente devastato il mondo, lanciamo una campagna di solidarietà. Nell’ambito della raccolta fondi Coronavirus Svizzera, vengono donati 43’457'744 franchi. 

 

2021 

La raccolta fondi per il 75esimo anniversario viene dedicata all’infanzia che soffre in Svizzera e nel mondo. Si raccolgono oltre 8,8 milioni di franchi per aiutare i bambini in Svizzera e all’estero. 

 

2022 

Nel marzo 2022, il popolo svizzero dà un’ulteriore prova della sua generosità: vengono donati oltre 130 milioni – il secondo importo in ordine di importanza della storia della Catena della Solidarietà – per le vittime della guerra in Ucraina. 

 

Le nostre raccolte fondi storiche

Di seguito una panoramica delle nostre raccolte fondi più significative, a testimonianza di come la Catena della Solidarietà sia riuscita a mobilitare milioni di franchi in donazioni per fornire un aiuto essenziale in seguito a crisi e catastrofi umanitarie di ampia portata.

Tsunami nel sud-est asiatico

227 milioni di franchi raccolti

Il 26 dicembre 2004 si verificò una delle più gravi catastrofi naturali dei nostri tempi: un maremoto nel sud-est asiatico provocò due giganteschi tsunami che devastarono 13 paesi e causarono la morte di 215’000 persone. 

La catastrofe colpì circa 15 milioni di persone, di cui 1,7 milioni rimasero senza un tetto. Le immagini terribili, l’entità della catastrofe, i numerosi paesi interessati e l’enorme numero di morti e sopravvissuti bisognosi di aiuti d’urgenza scatenarono una straordinaria ondata di partecipazione e solidarietà nei confronti delle vittime dello tsunami. 

La popolazione svizzera donò ben 227,7 milioni di franchi. La raccolta fondi a favore delle vittime del maremoto è quindi la più importante della storia della Catena della Solidarietà.

Guerra in Ucraina

134 milioni di franchi raccolti

Il 24 febbraio 2022 iniziava l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Milioni di persone sono fuggite dal paese durante i primi mesi, rifugiandosi nei paesi limitrofi e in Svizzera. La Catena della Solidarietà ha subito lanciato un appello alle donazioni e le settimane successive sono state contrassegnate da una forte ondata di solidarietà. Si tratta a tutt’oggi della seconda raccolta fondi più importante della storia della Catena della Solidarietà.  

Poco dopo l’inizio del conflitto, la Catena della Solidarietà ha iniziato a finanziare progetti di aiuto messi in atto dalle sue organizzazioni partner operative in Ucraina e nei paesi vicini, sostenendo anche persone rifugiatesi in Svizzera.

Terremoto ad Haiti

66,7 milioni di franchi raccolti

Le nostre organizzazioni umanitarie partner già presenti ad Haiti prima della catastrofe del 2010 hanno rapidamente fornito un aiuto d’urgenza distribuendo viveri, acqua, alloggi provvisori e cure mediche. In seguito, abbiamo contribuito alla ricostruzione, ristrutturato 2’700 case secondo gli standard antisismici e antiuragano, installato 3’300 latrine e 2’500 serbatoi d’acqua. Complessivamente, abbiamo finanziato 90 progetti messi in atto da 22 ONG. 

Intemperie in Vallese e in Ticino

74 milioni di franchi raccolti

La campagna di solidarietà lanciata in seguito alle intemperie in Vallese e in Ticino nel 2000 rappresenta la terza raccolta fondi in ordine di importanza della nostra storia. Un terzo delle donazioni raccolte è stato stanziato a favore dei due comuni maggiormente colpiti, ossia Gondo (13 milioni di franchi) e Baltschieder (14 milioni). 

I fondi rimanenti hanno permesso di finanziare aiuti a privati, enti e comuni in difficoltà in Vallese, in Ticino e nelle vicine regioni di Aosta e Ossola.

Guerra in Kosovo

49,9 milioni di franchi raccolti

La guerra in Kosovo, iniziata nel 1998 e durata un anno, ha causato oltre 13’000 morti. Nel 1999 ci è stato conferito il Premio internazionale per i diritti umani quale ricompensa per le nostre azioni umanitarie, in particolare per l’aiuto fornito in Kosovo. 

 

Intemperie in Svizzera

49,5 milioni di franchi raccolti

Nel 2005, la Svizzera è stata duramente colpita da eventi meteorologici estremi quali tempeste, inondazioni, frane e straripamenti. Le regioni più colpite sono state l’Oberland bernese, la Svizzera centrale (in particolare i cantoni di Uri, Lucerna, Obvaldo e Nidvaldo), una parte dei Grigioni e il quartiere Matte di Berna. Secondo le autorità e le assicurazioni, i danni ammonterebbero complessivamente a circa 2,5 miliardi di franchi. 

 

Coronavirus Svizzera

44,3 milioni di franchi raccolti

All’inizio del 2020, la pandemia di COVID-19 ha duramente colpito la Svizzera, inasprendo ulteriormente le disuguaglianze. Grazie alla solidarietà della popolazione, la Catena della Solidarietà ha raccolto donazioni pari a più di 44 milioni di franchi. Questi fondi hanno permesso di finanziare 209 progetti volti a rispondere ai bisogni legati alla perdita di guadagno e alle spese causate dalla pandemia, sostenendo così più di 1,7 milioni di persone. Questo aiuto è stato fornito a complemento di quello della Confederazione e dei cantoni, in collaborazione con Caritas Svizzera e la Croce Rossa Svizzera. 

Tifone Haiyan

42,4 milioni di franchi raccolti

L’8 novembre 2013, il tifone Haiyan si è abbattuto sulle Filippine, lasciando dietro di sé una scia di morte e devastazione. Grazie alle donazioni raccolte, le nostre organizzazioni umanitarie partner hanno potuto fornire un aiuto vitale, in particolare distribuendo beni essenziali, ricostruendo le abitazioni e gli edifici pubblici secondo gli standard antisismici e aiutando la popolazione a ripristinare le fonti di reddito. 

Inondazioni in Pakistan

42,2 milioni di franchi raccolti

Nel 2010, il Pakistan è stato colpito da inondazioni di straordinaria portata, che hanno ulteriormente aggravato le sfide in una regione già vulnerabile. La Catena della Solidarietà ha finanziato progetti d’urgenza e di ricostruzione portati avanti dalle sue ONG partner operative sul posto. L’aiuto fornito ha permesso di ripristinare le reti idriche e di migliorare l’accesso all’acqua potabile, di ristrutturare e ricostruire case, centri di salute e scuole.

Le nostre raccolte fondi più originali

Air Bonheur

Nel 1975, l’iniziativa Air Bonheur ha permesso ai pensionati privi di risorse di viaggiare per la prima volta e di trascorrere una settimana di vacanza a Mallorca. 

Cioccolato e tabacco

Nel 1948, venne organizzata una raccolta di tabacco e cioccolato per gli anziani dei ricoveri in Svizzera. 

Cappelli di feltro per le pantofole

Nel 1948, la Catena della Solidarietà raccolse cappelli di feltro con i quali i malati e i convalescenti confezionavano pantofole. Obiettivo dell’operazione: «Infondere negli ammalati il coraggio di continuare a vivere e la forza di guarire attraverso il lavoro e un reddito!». 

 

Libri e riviste

È stata la prima raccolta fondi a livello nazionale, nel 1947, realizzata a sostegno dei soldati vittime di un’intossicazione da olio minerale. Utilizzato per errore in cucina, provocò disturbi in un centinaio di persone, con conseguenze permanenti gravi fino alla paralisi delle gambe. Per loro sono state raccolte oltre 10 tonnellate di libri e riviste. 

Si sferruzza!

Nel 1951, la Catena della Solidarietà organizzò una raccolta di lana per lavorare a maglia abiti caldi per le persone che soffrono il freddo. 

Gli archivi della Catena della Solidarietà in immagini

La creazione della Catena della Solidarietà

L’inno della Catena della Solidarietà, «La Gavotte - Y’a du bonheur pour tout le monde».

Aiuto!

Nel 1951, lo studio della Catena della Solidarietà trabocca di pacchi per aiutare le vittime della terribile alluvione della Pianura padana.

 

Cosa si mangia?

La Catena della Solidarietà raccoglie 60 tonnellate di viveri per migliorare la quotidianità dei 160 orfanotrofi in Svizzera.

Eroi della pantofola!

Nel 1949, la Catena della Solidarietà fabbrica pantofole utilizzando i vecchi cappelli in feltro raccolti.