Un formidabile slancio di solidarietà
Era il 12 gennaio 2010. Un potente terremoto scuoteva Haiti, uccidendo più di 300'000 persone. Dieci anni dopo, le scene di devastazione lasciate dalla catastrofe naturale sono ancora impresse nelle menti. All’epoca avete donato più di 66 milioni di franchi per aiutare le vittime del sisma. Grazie a questo straordinario slancio di solidarietà da parte della popolazione svizzera – è una delle raccolte fondi più importanti della nostra storia – ci avete permesso di offrire un sostegno durevole alle vittime. In che modo le vostre donazioni fanno tuttora la differenza? Cinque cifre da ricordare.
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2074 case riparate o ricostruite
Offrendo un tetto a migliaia di persone, le nostre ONG partner hanno minimizzato anche gli effetti delle future catastrofi grazie all’uso di materiali e tecniche di costruzione che rispettano le norme antisismiche e anti-tifone. Stando a uno studio d’impatto realizzato nel 2019, dieci anni dopo la catastrofe, il 95% dei beneficiari vive tuttora in queste case, dove si sente al sicuro. Oltre agli alloggi, la popolazione oggi può beneficiare di infrastrutture nuovamente funzionanti: sono stati riparati o ricostruiti 12 centri di salute, 19 scuole e 64 chilometri di vie di evacuazione.
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4'040 serbatoi installati
Garantire che l’acqua sia potabile è una delle priorità per proteggere la salute della popolazione dopo una catastrofe come quella che colpì Haiti nel 2010. I progetti per assicurare un’acqua di buona qualità permettono tuttora di prevenire numerose malattie: oltre tre quarti delle famiglie sostenute continua a utilizzare i pozzi ripristinati dopo il terremoto. Le nostre ONG partner hanno riparato anche 78 reti idriche e costruito 4850 latrine.
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27'500 visite mediche dispensate dopo il terremoto
Le scosse telluriche hanno causato numerosi feriti bisognosi di cure d’urgenza, ma anche gravi crisi sanitarie quali le epidemie di colera, che rappresentano tuttora una minaccia. Le nostre ONG partner si sono prese cura di 3’300 persone colpite da questa malattia. Un flagello di cui le nostre organizzazioni umanitarie partner hanno fatto il possibile per arginare la propagazione. 100'000 persone hanno inoltre beneficiato di programmi di sensibilizzazione alle buone pratiche d’igiene, tuttora determinanti per la prevenzione delle epidemie.
1400 famiglie sostenute per assicurare loro una fonte di sussistenza
Sementi, attrezzi agricoli o animali da allevamento… un aiuto che ha permesso a queste famiglie di proseguire la loro attività dopo lo shock del sisma, riducendo così la loro dipendenza dall’aiuto umanitario. Le nostre ONG partner hanno ugualmente sostenuto la ripresa economica di 200 pescatori, garantendo loro assistenza tecnica, materiale da pesca e barche. Grazie a questo sostegno, il 90% delle persone ha potuto ripristinare i mezzi di sussistenza perduti con il terremoto.
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869’000 alberi piantati
Il rimboschimento va a beneficio della natura, ma anche della popolazione. In meno di tre secoli, Haiti ha perso il 98% della sua copertura vegetale. La deforestazione causata dallo sfruttamento intensivo del legno impoverisce i suoli e accentua i rischi in caso di catastrofi naturali. Questi nuovi alberi, piantati dalle nostre ONG partner, proteggono le sorgenti acquifere e prevengono l’erosione che minaccia l’agricoltura. Essi evitano anche gli smottamenti di terreno e le inondazioni in presenza di piogge torrenziali. Parallelamente, la messa in sicurezza dei corsi d’acqua in una decina di comuni e l’attuazione di piani d’emergenza in sette scuole hanno permesso di ridurre i rischi nelle regioni fortemente esposte alle catastrofi naturali.